Inauguro il 2019 con un workshop che mi sta molto a cuore: imparare a vedere.
Vi starete chiedendo che c'è di speciale. Ebbene io penso che ogni appassionato di fotografia prima o poi inizia a chiedersi cosa differenzia le sue fotografie da quelle di artisti internazionali e affermati. Come hanno fatto Salgado, McCurry, Adams, Brandt a produrre immagini di così grande impatto e significato?
Quando rivolgo questa domanda ad amici o allievi le risposte più comuni sono: "hanno una buona attrezzatura", "hanno studiato molto", "per forza, ma guarda che locations" o infine (quella che preferisco) "sono portati per la fotografia, sono nati così".
Queste sono tutte risposte di chi ha gettato la spugna prima ancora di provare, di chi affida un processo estremamente intimo, come la fotografia, a qualcosa di esterno a se stesso (l'attrezzatura, la location o le nozioni).
Ricordiamoci sempre che ogni foto non è il prodotto di quel che abbiamo di fronte ma di quel che abbiamo dentro.
Quel che andremo a verificare in questo workshop è proprio la capacità che ognuno di noi ha di poter tirar fuori delle buone immagini, di esprimersi attraverso la fotografia. Impareremo la differenza fondamentale che separa chi guarda da chi vede, chi osserva da chi legge.
Alcune immagini che ho scattato a Villa Ada nel 2018